La protezione Civile ha diffuso, attraverso una nota, una risposta sconcertante e gravissima alla conferenza stampa promossa dal Sindaco de L’aquila Massimo Cialente e dall’Assessore Stefania Pezzopane.
Verso la fine di questo comunicato e’ presente una oscura ed inquietante minaccia dove viene affermato che, dopo la conferenza stampa, ci saranno inevitabili ripercussioni non utili ad accelerare le opere e gli interventi.
Mi sembra molto chiaro, quindi, che di fronte alle dichiarazioni del Sindaco Cialente, che ha osato criticare la Protezione Civile, si pensi di far pagare le conseguenze a noi cittadini aquilani.
E’ inaudito che un organo istituzionale dello Stato, come e’ la Protezione Civile, possa formulare simili minacce.
I due amministratori si sono limitati ad indicare alcune gravi criticita’ nella situazione abitativa degli sfollati che sono sotto gli occhi di chiunque venga a L’Aquila. Criticita’ dovute ad evidenti errori nel modo in cui si e’ affrontato un problema, certamente, molto complesso.
Indicare problemi e responsabilita’ non e’ solamente un diritto ma un dovere del Sindaco con l’obiettivo di correggere gli errori per fare fronte ai problemi dei cittadini.
Nell’anno e mezzo che ci separa dalla notte del sisma la Protezione Civile ha, peraltro, sempre puntigliosamente indicato ritardi e limiti dell’azione del Comune dell’Aquila
Per il Dottor Bertolaso viviamo in un mondo in cui, evidentemente, si può criticare il Sindaco de L’Aquila Cialente, si può criticare il Presidente della Regione Chiodi, si può criticare perfino il Governo e Berlusconi ma non si possono criticare lui stesso e la Protezione Civile.
Inviterei il Dottor Bertolaso e la Protezione Civile ad accettare l’idea che viviamo in un mondo in cui ci sono opinioni diverse e il diritto di critica; che in una vicenda difficile e complessa come quella del terremoto aquilano sono stati commessi numerosi errori e ognuno di noi porta la sua parte di responsabilita’ compresa, ovviamente, la Protezione Civile.
Segnalare questi errori, chiunque li commetta, non e’ lesa maesta’ ma e’ la condizione per correggere, ed io auspicherei tutti insieme, le cose che non funzionano.