Di Giusi Pitari
Non sono esperta in definizioni, ma quando sento le parole etica e morale so che cosa significano. Poi le si sentono da politici e tutto appare con nuove vesti.Oggi al Consiglio Regionale, dopo un discorso interminabile di Chiodi, ho sentito mescolare questi concetti con la parola facolta’, tipo la facolta’ di non rispondere. Bene, esiste la facolta’, propria dei partiti, di mantenere posizioni dei propri iscritti pur se agli arresti domiciliari.
Non mi ero distratta, diceva proprio così. In sintesi ovviamente. Il Consiglio Regionale Straordinario aveva come argomento la ricostruzione post-sisma e così si e’ parlato di morale/facolta’ e poi anche di Abruzzo Engineering (sob!!!).
Di quest’ultima si apprende che nacque come un contenitore atto a sistemare lavoratori socialmente utili e per scopi puramente “politici” (la solita storia). Così ora mi appare più scandaloso che, a seguito di una, non meglio precisata, campagna di valutazione della pericolosita’ sismica commissionata nel 2004 alla “Collabora Engineering” (poi divenuta Abruzzo Engineering), le cui risultanze sarebbero state spedite ai proprietari degli immobili, la Regione Abruzzo attiva due programmi: uno finanziato nel 2005, l’altro nel 2007 per la cifra complessiva di 8.956.430 Euro per la verifica di un totale di 389 edifici e 38 infrastrutture strategiche (ponti).
I risultati delle verifiche sismiche sembra non siamo mai arrivate agli Enti attuatori. Quindi i due programmi saranno serviti a stipendiare i lavoratori dell’azienda che, intanto, crescevano. Ma ancora più scandaloso e’ che, dopo aver speso circa 9 milioni di Euro per verifiche la Regione, tramite lo Stato, riceve solo 723.818 Euro per l’adeguamento sismico di edifici scolastici che, mi piacerebbe sapere scelti tra quelli individuati dallo studio costato 9 milioni, ma che, ad oggi, risultano, dopo una revisione di D.G.R. pre-sisma ad Avezzano e Civitella del Tronto.
Che Dio ce la mandi buona! Il Consiglio prosegue con l’argomento del giorno: la ricostruzione. Si susseguono interventi dei consiglieri dai quali si apprendono critiche, posizioni partitiche, politiche …. ma dell’Aquila si continua a non sapere nulla.
Poche domande rivolte a Chiodi dal Consigliere Di Pangrazio trovano risposte bizzarre: la struttura tecnica di Missione e’ costituita da 9 persone (“anzi forse 10”, aggiunge Chiodi, “ma non e’ mica questo il problema”), le macerie non sono un problema e’ praticamente tutto risolvibile, i soldi ci sono ma i comuni non li spendono, i quattro esperti sono a disposizione basta chiamarli, la restituzione delle tasse e’ sospesa fino a gennaio, i mutui … vedremo, gli edifici pubblici stanno per essere ricostruiti, la Curia e’ proprietaria di tutta L’Aquila quindi collabora alla ricostruzione, il resto e’ colpa del Sindaco.
Ale’, e’ fatta. Ma perché allora ci arrabbiamo?