“Se c’e’ un partito dei rifiuti in Abruzzo io non lo conosco”. Ad affermarlo e’ stato questa mattina l’ex assessore regionale ai Rifiuti, Daniela Stati, nel corso di una conferenza stampa ad Avezzano. L’ex componente della giunta Chiodi ha parlato anche della sua utenza telefonica sotto controllo da parte della magistratura abruzzese. “A mia tutela – ha sottolineato – dico che la mia utenza telefonica era sotto controllo perche’ io potevo essere oggetto di pressione di parte di altri soggetti”.
La Stati poi ha parlato dei due impianti a biomasse approvati recentemente con il Via (Valutazione di impatto ambientale) da parte della Regione. Oltre a quello dell’Aquila, ha fatto riferimento soprattutto all’impianto di Avezzano. “E’ stato deciso di mettere un impianto a Biomasse ad Avezzano – ha affermato – senza che sia stato chiesto neanche il parere del Comune.
Stranamente quando fu firmata l’intesa per la riconversione dello zuccherificio di Celano – ha aggiunto parlando del Piano che disponeva simultaneamente l’apertura dell’impianto a biomasse di Avezzano – il Comune di Avezzano non fu invitato, per la Provincia c’era il rappresentante Benito Marcanio che stranamente e’ di Celano, il Nucleo industriale, presieduto da Evelina Torrelli, diede parere favorevole e stranamente anche lei e’ di Celano, e infine anche Filippo Piccone diede l’ok, e stranamente allora era il sindaco di Celano“. La Stati, come un fiume in piena, ha continuato a fare riferimenti a Celano anche per quanto riguarda l’Aciam, una della societa’ che gestisce i rifiuti nella Marsica. “Mi domando – ha dichiarato – come sia possibile che non possa esserci un presidente dell’Aciam di Avezzano. Invece c’e’ Luigi Ciaccia, stranamente di Celano, cognato di Filippo Piccone“.