”Sulla base dell’ordinanza che contiene la nomina, la retribuzione del nuovo sub Commissario alla Ricostruzione, Antonio Cicchetti, e’ equiparata a quella del coordinatore della Struttura tecnica di missione, Gaetano Fontana, vale a dire 40 mila euro al mese. E’ vergognoso che in questa citta’ ci siano due manager che guadagnano, insieme, 80 mila euro al mese, denari con i quali si potrebbe realizzare un congruo numero di Map e risolvere molti problemi legati all’emergenza”.
E’ uno dei rilievi contenuti in un ordine del giorno presentato ieri, in sede di Consiglio comunale dell’Aquila, da Enrico Perilli (PRC), la cui discussione e’ stata rinviata alla prossima seduta. Nel documento si stigmatizza che ”Cicchetti e’ tristemente noto in citta’ per le ‘vicende della Perdonanza’, che si riassumono in un produzione di debiti fuori bilancio, inchieste giudiziarie e arresto del direttore dell’Istituzione Perdonanza, per non parlare dell’incredibile vicenda del Premio Perdonanza non pagato al Vescovo di Sarajevo”. Perilli, in Aula, ha letto, testualmente, il contenuto della sentenza della Corte dei Conti (n.77 del 2008) che condanna Cicchetti per ”culpa in vigilando”.
L’odg, sottolinea poi come ”il dottor Cicchetti non abbia mai ricevuto una legittimazione democratica e popolare per ricoprire tale incarico apicale” e che ”gli enti locali, costantemente esautorati delle proprie funzioni, dovrebbero tornare ad amministrare il proprio territorio”.
”La nomina di un nuovo Commissario – si lamenta nel documento – allontana questo processo di riappropriazione delle funzioni statutarie degli enti locali”. Il Consiglio comunale impegna il Sindaco, sulla base del documento, a rappresentare al presidente del Consiglio dei Ministri e al Commissario per la Ricostruzione la contrarieta’ della massima assemblea elettiva del Comune dell’Aquila alla nomina di Antonio Cicchetti a vice Commissario e ne chiede la revoca.