“Cicchetti e’ un condannato”: con questo striscione, grande quanto l’intero spazio riservato alla Giunta regionale, i consiglieri Liberato Acerbo (Rifondazione) e Antonio Saia (Comunisti italiani) hanno interrotto la seduta del Consiglio regionale, appena aperta questa mattina, a L’Aquila, dal Presidente, Nazario Pagano.
Pagano e’ stato costretto a chiamare i commessi dell’Aula, per rimuovere lo striscione dai banchi della Presidenza e dare finalmente inizio alla Seduta consiliare.
Lo striscione attaccato con un blitz dai consiglieri dell’opposizione e’ un probabile preludio di cio’ che accadra’ nel pomeriggio all’apertura dei lavori della seduta straordinaria sulla ricostruzione, per la quale sono previste manifestazioni di protesta da parte di alcuni Comitati cittadini contro la nomina di Antonio Cicchetti a Commissario per la ricostruzione post sisma.
Spiega Acerbo «Il presidente del Consiglio Pagano ha avuto una reazione molto nervosa e ha ordinato ai commessi di toglierci lo striscione quindi c’e’ stato un certo parapiglia, segno che un atto così grave come la nomina di un condannato alla carica di vicecommissario per la ricostruzione e’ una cosa che vogliono far passare sotto silenzio». «Ma e’ proprio per rompere questo clima di omerta’ che noi abbiamo deciso di fare un gesto di questo tipo per invocare dentro la principale istituzione dell’Abruzzo, cioe’ il Consiglio regionale, quei principi di legalita’ e correttezza che purtroppo in Abruzzo stentano ad affermarsi. In nessun Paese europeo o negli Stati Uniti sarebbe possibile che un condannato venga nominato a una carica così importante come quella di vicecommissario alla ricostruzione», ha chiuso l’ex deputato di Rifondazione.