Un articolo dell’Ing. Giampaolo Ceci
Importantissime notizie questa settimana sul fronte della ricostruzione.
Dopo mesi di incertezze sino stati varati dal Commissario Chiodi i regolamenti attuativi che disciplinano le modalita’ operative da seguire per dare corso alla ricostruzione pesante.
Si tratta di una pregevole raccolta organica, composta da una relazione iniziale che definisce il sistema organizzativo generale della ricostruzione e un secondo allegato contenete i regolamenti attuativi (con tanto di modulistiche) che disciplinano in modo facile e chiaro le procedure da seguire per l’attuazione delle varie fasi in cui si struttura il percorso di ricostruzione pesante.
Un lavoro ben fatto che finalmente qualifica gli abruzzesi e fornisce un quadro di riferimento preciso ed esaustivo di cosa e’ lecito e cosa no. Ora sara’ più difficile operare con criteri poco trasparenti e chi fosse stato intenzionato ad attivare scorciatoie di qualsiasi genere sara’ scoraggiato dal farlo, perché sono state sapientemente indicati anche i criteri di controllo tecnico e amministrativo durante i lavori.
La struttura tecnica di missione resta il centro operativo della ricostruzione e viene potenziata. Al suo interno confluiscono TUTTI i dati inerenti ogni finanziamento o indennizzo inerente la ricostruzione (emergenza esclusa) che così viene accentrata nelle linee strategiche e nei controlli di spesa. Viene costituita una sezione di direzione col compito attuare le direttive politiche del commissario e in particolare monitorare l’andamento della spesa complessiva ed il suo impiego da parte delle stazioni appaltanti pubbliche e private. Alla Direzione confluiranno tutti i progetti realizzati nei piani settoriali che regoleranno “prodotti” specifici e costituiranno l’ossatura del progetto complessivo della ricostruzione (piano ricostruzione infrastrutture, piano ricostruzione opere pubbliche, piano ricostruzione opere private fuori dalle zone rosse, piano di ricostruzione delle zone rosse , piano a sostegno delle attivita’ produttive ecc) ciascuno dei quali affidato ad un responsabile di attuazione.
Alla struttura di direzione saranno affiancate diverse sezioni in staff.
Una prima sezione sara’ incaricata di pianificare e controllare gli aspetti tecnico produttivi dei vari cantieri via via che inizieranno l’attivita’ per coordinarli in un’ottica generale ed evitare interferenze che ne limitino la operativita’ (interferenza gru, predisposizione zone stoccaggio comuni, allacci energie, guardianie ,occupazioni suolo pubblico ecc).
Una seconda sezione sara’ incaricata di dirimere in tempo reale ogni contenzioso con le imprese o i progettisti o terzi.
Una terza sezione svolgera’ i compiti autorizzativi, integrata dagli esperti urbanisti, storici ed economisti che valuteranno i progetti dei macro aggregati da ogni punto di vista e decideranno in tempo reale. Tale sezione svolgerebbe quindi in pratica le funzioni ora affidati alla Fintecna Reluis Cineas Comune, Provicia e Soprintendenza, alle conferenze di servizi e alle commissioni edilizie e urbanistiche. (Una bella sforbiciata burocratica).
Una quarta sezione avra’ il compito di controllare che siano rispettate le procedure riportate nei regolamenti attuativi e di effettuare con i propri funzionari pubblici i controlli tecnico amministrativi in corso d’opera sulla congruita’ dell’eseguito col progettato e sulla qualita’ dei lavori eseguiti dalle imprese.
Una quinta sezione svolgera’ funzioni di consulenza per l’attuazione dei regolamenti attuativi. A questo organismo i presidenti e cittadini potranno rivolgersi per dirimere in tempo reale ogni dubbio interpretativo delle norme contenute nei regolamenti attuativi ricevendone un parere vincolante.
Importante sottolineare che nel documento finalmente sono stati individuati i quartieri che costituiranno le parti unitarie inscindibili sulle quali si dovra’ obbligatoriamente costituire un consorzio e quelle da applicare per i consorzi gia’ impropriamente costituiti.
La raccolta organica contiene anche un secondo fascicolo coi Regolamenti attuativi che riportano dettagliatamente e chiaramente, con le relative modulistiche, come devono esser espletate le varie fasi del processo costruttivo dalla gara al collaudo. In questo modo si determina un corpus giuridico nuovo che supera il dubbio interpretativo se per la ricostruzione abruzzese si debba fare riferimento a quello degli appalti pubici o dei privati.
I regolamenti attuativi riguardano:
1. Definizioni e abbreviazioni e requisiti dei soggetti coinvolti (criteri costitutivi degli albi dei soggetti qualificati)
2. Ambito di applicazione dei regolamenti attuativi
3. Criteri e per la determinazione degli aventi diritto al contributo e di rappresentanza
4. Criteri e procedure per la presentazione delle richieste di contributo, pagamenti all’impresa e consuntivazione finale del contributo.
5. Criteri per la scelta delle imprese e dei progettisti
6. Criteri e linee guida per la stesura dei progetti e scelte tecniche delle progettazioni integrate e per ottenimento nulla osta.
7. Criteri organizzativi della struttura pubblica demandata ai controlli in corso d’opera e ai collaudi.
8. Criteri per la stesura e l’approvazione delle varianti ed per la realizzazione dei lavori privati.
9. Criteri per la risoluzione dei contenziosi in corso d’opera
10. Criteri di collaudo tecnico e consuntivazione finale
11. Norme transitorie e finali
Nulla invece il documento dice sul fronte delle linee strategiche per lo sviluppo futuro del cratere che ancora devono essere oggetto di dibattito con le popolazioni e le forze politiche locali. Ci auguriamo che tali importati decisioni di prospettiva siano prese nel più breve tempo possibile perché sono indispensabili per definire le migliori funzioni da dare ai vani degli edifici ristrutturati.
Nulla di ciò che ho scritto risponde a verita’, ma questa e’ una notizia che sarei stato felice di poter commentare o criticare con gli amici abruzzesi, non le solite lamentele e polemiche incostruttive. Scusate la franchezza.