Articolo da ilMessaggero d’Abruzzo (di Marcello Ianni)
Non c’e’ pace per la procura della Repubblica dell’Aquila. Questa volta sotto la lente di ingrandimento della magistratura sono finiti gli isolatori antisismici montati sotto gli alloggi del progetto C.A.S.E. della Protezione Civile. Si tratta dei 7.300 dispositivi a pendolo scorrevole costati circa 13 milioni di euro e montati tra il mese di luglio e dicembre 2009 nelle 184 palazzine inaugurate dal premier Silvio Berlusconi nel settembre dello scorso anno.
L’inchiesta, condotta dal procuratore capo Alfredo Rossini, e’ scattata dopo le interrogazioni parlamentari e le denunce pubbliche sull’argomento giunte sul tavolo della Procura. Gli agenti della Polizia di Stato, su delega della magistratura, nei giorni scorsi, a Roma, hanno acquisito documenti nelle sedi del dipartimento della Protezione civile e del Consiglio superiore dei lavori pubblici: soprattutto copie degli atti dell’appalto, della fornitura, del pagamento e dei montaggi del sistema innovativo e avveniristico .
Al momento non risultano iscritti sul registro degli indagati. Il reato per il quale si sta indagando e’ quello relativo alle frodi nelle pubbliche forniture in quanto secondo la Procura aquilana «i dispositivi montati nelle casette antisismiche sarebbero privi dei certificati di omologazione e attestati di qualificazione», il che si traduce in un rischio alto per i residenti nelle abitazioni del progetto Case.
Il senatore del gruppo misto Filippo Pastore ha sollevato anche un presunto conflitto di interessi «qualora il professor Calvi ricopra il duplice incarico di direttore dei lavori del progetto Case e di direttore dell’Istituto Eucentre di Pavia, fondato dalla Protezione civile». L’Istituto avrebbe tra i suoi partner anche due societa’ aggiudicatarie dell’appalto delle casette antisismiche. La magistratura aquilana dovra’ anche verificare la presunta mancata delibera da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici di un proprio parere sulla congruita’, regolarita’ e rispondenza ai requisiti tecnici e alle norme generali sui dispositivi antisismici.
Il consigliere regionale dell’Idv, Cesare D’Alessandro, tra l’altro, rileva che «per gli isolatori sismici e’ stato necessario un successivo intervento di protezione da polveri per evitare che nel tempo si sfasciassero».