Sono stata in Sicilia. La conosco abbastanza bene.
Cinque anni fa trascorsi quasi venti giorni a Eraclea Minoa, vicino Agrigento, e girai l’isola in lungo e in largo.
Mi capitò di leggere su una locandina che, nella serata del 14 agosto, ci sarebbe stata in un paese del Belìce una serata dedicata alle stelle e decisi di andare. Percorsi una statale che si snoda tra la valle del Belìce e la trovai molto bella: verde, non arsa come il resto, piena di agrumeti.
Intanto si fece buio e cercavamo la piazza della “festa”. La trovammo e rimasi sgomenta: era una piazza nel nulla, una piazza nuova costruita dopo il terremoto del Belìce. Un luogo assurdo dove qualche persona aspettava la festa. Non capii subito. Ma risalendo in macchina arrivammo al paese, quello nuovo. Un ammasso di case tutte con antenna satellitare. Non una luce, non una persona per strada. Non ricordo il nome di quel paese del Belìce. Non capivo.
Ora ho capito. Per avere un’idea si veda l’immagine che segue e la didascalia associata.
La nuova piazza di Poggioreale.
19 novembre 2006, Valle del Belice, nei luoghi devastati dal sisma del gennaio 1968.
Poggioreale e’ stato distrutto dal terremoto e quindi abbandonato. L’abitato e’ stato riedificato più in basso, ma a causa delle scarse possibilita’ di lavoro, attualmente e’ abitato da non più di 500 persone, e tra i nuovi edifici numerosi sono quelli inutilizzati se non in rovina.
Il nuovo centro civico, che comprende piazza, teatro, municipio, chiesa, spazi commerciali, portici, stazione pullman, ecc., nonostante offra un’immagine architettonica coerente e di un certo interesse, appare del tutto fuori scala e improprio rispetto il contesto ambientale. Queste architetture, frutto di scelte non partecipate con gli abitanti, sono da questi percepite come autentico corpo estraneo, assolutamente calato dall’alto, che risponde più a logiche politiche che di effettiva utilita’. Infatti l’intero complesso e’ sempre desolatamente vuoto e, a neanche dieci anni dalla sua realizzazione, gia’ bisognevole di interventi di seria manutenzione.
Ho scattato diverse foto della piazza totalmente deserta (come solitamente e’), ma ho scelto questa dove la presenza di un fotografo costituisce l’unico elemento vitale.
Carlo Pollaci, immagine e descrizione dal link : http://home.fotocommunity.com/c.pollaci/index.php?id=758822&d=7276913