“Centinaia di cantieri stanno aprendo nella zona del cratere e sono migliaia i lavoratori impiegati. In prospettiva, con l’inizio della ricostruzione pesante, il numero degli operai e’ destinato ad aumentare in modo sensibile. Questa situazione imporrebbe l’adozione di provvedimenti straordinari atti a prevenire infortuni sui posti di lavoro ed a verificare le condizioni igienico-ambientali nelle quali gli operai si trovano.
Invece – afferma Piero Peretti, segretario regionale Ugl – nulla e’ stato fatto a tal riguardo. Il numero degli ispettori addetti alla vigilanza della Direzione Provinciale del Lavoro dell’Aquila e’ rimasto lo stesso che c’era prima del sisma (5-6 unita’). La carenza di alloggi impone agli operai l’adozione delle forme più disparate pur di mantenere il lavoro. Molti fanno i pendolari con la costa e vengono portati giornalmente nei cantieri.
Circostanza questa che potrebbe favorire il fenomeno del caporalato.
Altri arrivano persino a dormire nell’interno degli edifici nei quali lavorano – denuncia Peretti – e che, tra l’altro, non sono stati ancora messi in sicurezza. Nella giungla che si e’ determinata il rischio di eventuali tragedie sul posto di lavoro e’ notevolmente aumentato e quindi e’ necessario un intervento straordinario di controllo che richiede l’incremento di uomini e mezzi.
In data odierna – annuncia infine Peretti – abbiamo chiesto un incontro urgente col Prefetto dell’Aquila al fine di prospettare le nostre preoccupazioni e chiedere l’adozione di misure straordinarie per garantire la sicurezza sui posti di lavoro nell’area del cratere”.