Ore 12.00 (incontro con la stampa). Ore 15.00, al ridotto del Teatro Stabile (non mancate!)
Dopo oltre 15 mesi dal sisma, e dopo 6 mesi da quando e’ ufficiale la nomina a Commissario Delegato alla Ricostruzione, Gianni Chiodi e’ pronto a presentare il pool di esperti per la ricostruzione delle zone terremotate, che affianchera’ la Struttura Tecnica di Missione coordinata da Gaetano Fontana.
Sul pool di esperti e’ presto per pronunciarsi. Per ora possiamo soltanto notare l’estrema lentezza con cui sta operando la Struttura Tecnica, un’entita’ ai più astratta. Ci sia o meno ad oggi poco si e’ notato. Di pochi giorni fa le “Linee di indirizzo strategico per la ripianificazione territoriale”. Una rapida occhiata, mi soffermo sul paragrafo 1.4.3, pag. 36, relativo alle “Altre eccellenze” del cratere: aziende, centri di ricerca ecc. Non posso non notare la presenza di alcuni nomi che non fanno più parte della realta’ aquilana. Ne sopravvive appunto il nome, con i lavoratori licenziati in toto o facenti parte di altre realta’ lavorative. Errori facilmente evitabili con il contributo di qualche aquilano che avesse una conoscenza migliore della realta’ imprenditoriale.
Ma torniamo al pool di esperti. Come si diceva e’ presto per darne un giudizio. Non e’ presto per fargli capire subito che la Ricostruzione della citta’ deve essere eseguita con un forte contributo della cittadinanza. Come? Non e’ questo il problema; il come si individua se soltanto si vuole. Sicuramente, le modalita’ con le quali e’ stato organizzata la presentazione non sembrano andare nella giusta direzione. Ce ne parla nel suo blog anche Federico D’Orazio (http://stazionemir.wordpress.com/2010/07/25/dillo-ai-saggi/).
I cittadini sono stati invitati a gruppi di 2 se appartenenti ad un comitato o movimento. Invitati ad ASCOLTARE e NON a PARTECIPARE. Essere lì a fare presenza alla nuova spettacolarizzazione mediatica del terremoto dell’Aquila.
Immagino gia’ il titolo TG1: “A L’Aquila un pool di esperti di fama mondiale per la Ricostruzione della citta’”.
Non e’ il caso, proprio non e’ il caso di assecondare questa richiesta di assenza(dei cittadini)/silenzio(dei pochi presenti a rappresentarli).
LUNEDI’, ORE 15.00, ANDIAMO AL RIDOTTO. PER PARTECIPARE. Non per dissentire, non c’e’ ancora un motivo valido su questo fronte. Ma per dimostrare e far capire che ci siamo e vogliamo essere attori della Ricostruzione della nostra citta’.
Deve capirlo Chiodi, per il quale se L’Aquila si ricostruisce in 5-10-40 anni poco importa. A lui interessa soltanto non avere beghe dagli aquilani ed accontentare il più possibile il governo centrale ed i suoi elettori.
E devono capirlo da subito anche gli “esperti”. Siamo pronti ad accoglierli e sentire le loro proposte, idee e suggerimenti. Ma loro devono essere pronti ad ascoltare le nostre proposte, i nostri consigli, assimilare la nostra conoscenza del territorio e dei bisogni della popolazione.
Oltre al ridotto, e’ prevista anche una presentazione alla stampa alle 12.00 presso la sala Silone del Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila.
Saranno presenti all’incontro Vittorio Magnano Lampugnani, urbanista, tra i numerosi incarichi ha partecipato al processo di ricostruzione di Berlino, Cesare Trevisani, vicepresidente per le Infrastrutture, logistica e mobilita’ di Confindustria, Paolo Leon, economista, professore ordinario di Economia pubblica presso la facolta’ di Economia all’Universita’ degli Studi di Roma Tre e Aldo Bonomi, sociologo, dirigente dell’Istituto di ricerca AASTER (associazione agenti sviluppo territorio, Milano).