Cialente: Berlusconi mi disse “Rassegnati, l’Università è morta”

BerlusconiIl sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in un’intervista rilasciata a ilgiornaledellaprotezionecivile.it, riferisce le parole che Berlusconi gli disse nei giorni immediatamente successivi alla tragedia della ‘Casa dello studente’ e racconta, con grande umanita’, della sua citta’, della durissima esperienza del terremoto, delle sue speranze, dei fondi mancanti per la ricostruzione, dei suoi cittadini, delle loro aspettative deluse e amplificate dal loro grandissimo attaccamento alle proprie radici, fino agli scontri con le forze dell’ordine del 7 luglio scorso e alla necessita’ alla necessita’ di una rivoluzione culturale che punti alla prevenzione.

”Noi siamo come Bologna, senza universita’ saremmo un’altra cosa, se salta l’universita’ salta l’economia – spiega Cialente – e non ho dato alloggio a degli sfollati per darli agli studenti, e’ una scelta politica che sto pagando, spero che non venga vanificata”. Scelte difficili che si scontrano con il ricordo di Cialente delle parole del Premier, pochi giorni dopo la tragedia: ”Sindaco basta, chi vuoi che faccia venire i propri figli a studiare in questa citta’, mettiti l’animo in pace, punta sul turismo, l’universita’ e morta’‘.