Parlando a Montesilvano, dove ha ricevuto il ‘Premio Guido Carletti per la solidarieta’’, Bertolaso ha affermato: “Quando non si sa come risolvere un problema tecnico, un problema pratico, un problema organizzativo, ci si inventa o un regolamento o una commissione o una legge o comunque un qualche cosa di astratto che poi magicamente dovrebbe servire a risolvere i problemi. Purtroppo non e’ così. I problemi vanno affrontati dalle persone, risolti con interventi concreti e sostanziali”.
Che cosa ha voluto dire con queste divine parole? Innanzitutto che tutti quegli aquilani che sono scesi a manifestare proprio per avere una legge speciale per L’Aquila, che come per altri terremoti definisca e regoli un flusso costante di finanziamenti, in tempi decenti, sono quantomeno degli sprovveduti, che non capiscono che in realta’ c’e’ tutto ciò di cui hanno bisogno. Poveri aquilani, hanno bisogno che qualcuno ogni tanto li illumini.
20.000 a L’Aquila e 5.000 a Roma (almeno) avevano solo bisogno di prendere un pò di aria, e tanto che c’erano di manganellate. Non hanno capito che in Italia non servono le leggi, quelle che un Parlamento sovrano dovrebbe legiferare per gli interessi della popolazione e non a favore di malavitosi, corruttori, criccaioli e simili. Non hanno capito che ci sono persone, abituati a “interventi concreti e sostanziali”, senza il rispetto di alcuna legge perché in legislazione d’emergenza tutto si fa a discapito di qualsiasi legge. E chissa’ se e’ un caso che sempre a Montesilvano Bertolaso dice che a L’Aquila c’e’ una “Emergenza organizzativa, sociale, economica”. Grazie Bertolaso, non ce ne eravamo accorti, ma eviti la parola Emergenza per favore, non si sa mai cosa potrebbe accadere…
Il ritornello poi e’ sempre lo stesso. La Protezione Civile ha fatto tutto ciò che andava fatto, e’ stata perfetta, in tutto. Non ha commesso errori, non ha lasciato debiti, non ha sperperato denaro pubblico. Tutto ciò che non va non e’ né colpa della Protezione Civile, né tantomeno del Governo in carica. La colpa e’ soltanto vostra, cari amici aquilani. Che non sapete chiedere, che non siete capaci di gestire, organizzare ecc.ecc.
Non che mi aspettassi qualcosa di diverso da Bertolaso. Come il suo maestro Berlusconi evita qualsiasi contraddittorio ad armi pari e si presenta solo dove sa di avere un pubblico riverenziale. Ogni sua mossa e’ studiata ed amplificata a dovere dalla bieca e sottomessa informazione di giornali e tv nazionali (e non).
Ma riguardo la legge speciale per il terremoto, Bertolaso che c’entra? A nome di chi parla? Della Protezione Civile, del Governo, personale. Non e’ d’accordo? Va benissimo, e allora?
E CHI SE NE FREGA!
La vogliono gli aquilani, che hanno capito che serve per la loro citta’. Che non sono terremotati di serie B e che vogliono rivedere L’Aquila Ricostruita.
E questo e’ quello che conta.