Tra i 52 indagati nell’ambito dell’inchiesta “Untouchable” della Procura di Napoli su infiltrazioni dei Casalesi negli appalti dell’Aquila c’e’ anche il presidente dell’Unione cooperative aquilane Antonio Cerasoli, per il quale il gip partenopeo ha respinto la richiesta d’arresto presentata dai pm dell’antimafia.
Per Cerasoli, uno degli arrestati, Michele Gallo, imprenditore considerato il riciclatore, ha cambiato numerosi assegni per decine di migliaia di euro gia’ prima del terremoto. Le operazioni avvenivano sul conto corrente della moglie di Cerasoli. Subito dopo il sisma del 6 aprile, in alcune intercettazioni telefoniche, Gallo contatta Cerasoli per ottenere appalti poi attributi a imprese vicine all’organizzazione, tutt’ora operanti nella ricostruzione.
La precisazione di Confcooperative L’Aquila
“Antonio Cerasoli non ricopre alcun incarico in Confcooperative L’Aquila dallo scorso anno, quando a seguito del provvedimento di commissariamento dell’Unione provinciale assunto da Confcooperative Nazionale, lo stesso e’ stato allontanato da tutti gli incarichi”. E’ quanto precisa il commissario di Confcooperative L’Aquila in merito alle notizie di agenzia relative alle operazioni condotte dalla Guardia di Finanza in Campania e in Abruzzo nelle quali appare il nome del signor Cerasoli.