Chiodi ammette: “I soldi per l’emergenza sono finiti”

da ilCentro.it

“Non ci sono fondi per coprire i debiti contratti durante il periodo dell’emergenza terremoto”. Il presidente della regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ammette che non può far fronte alle somme dovute agli albergatori dell’Aquila e della costa che hanno ospitato e ospitano tuttora gli sfollati del terremoto 2009 e che non ha le disponibilita’ finanziarie per coprire i debiti contratti dalla Protezione civile nella fase di emergenza. “Da un mese e mezzo segnalo il problema”, ha commentato il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.

Chiodi scrive a Tremonti. “Con una lettera molto chiara ho chiesto per venerdì al ministro Tremonti un incontro sui fondi per i debiti contratti nella fase di emergenza”, ha spiegato Chiodi. Il presidente della Regione conferma che, invece, i fondi per la ricostruzione ci sono e devono essere spesi in fretta. Ma sottolinea come “alcuni obblighi sono stati assunti, ma non ancora assolti”, Il commissario ha poi elencato i conti da saldare, aperti dalla Protezione civile nella fase della prima emergenza ed ereditati dalla sua struttura.

Debiti con albergatori e aziende. Il confronto col ministro dell’Economia ha l’obiettivo di far fornte alle richieste da parte di albergatori e aziende. Alcuni degli albergatori, come denunciato dal Centro, vantano 7 mesi di arretrati e hanno minacciato di cacciare gli sfollati. Le aziende, invece, attendono i pagamenti di lavori, tra cui puntellamenti, effettuati da mesi. Alcuni piccoli imprenditori hanno denunciato mancati pagamenti per lavori, risalenti al giugno 2009, relativi al G8 dell’Aquila, commissionati dalla Protezione civile nazionale. E Chiodi ha ammesso che i fondi non ci sono.

Coinvolta anche la Protezione civile. Chiodi, che e’ anche commissario per l’emergenza, ha annunciato la richiesta di un incontro con Tremonti durante una riunione sulla perimetrazione dei centri storici. Il governatore ha precisato di aver richiesto la partecipazione al vertice anche “del dipartimento della Protezione civile e della Ragioneria generale dello Stato”.


Cialente: “Problema gia’ segnalato da un mese”. L’assenza di fondi e’ confermata anche dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente. “Non ci sono soldi per coprire le spese dell’emergenza e garantire l’assistenza agli sfollati”, spiega commentando la denuncia del Centro. “Da un mese e mezzo segnalo il problema”, ha aggiunto, “La scorsa settimana ho pregato in ginocchio un albergatore aquilano di non sfrattare gli sfollati, del resto se i pagamenti non arrivano, queste imprese rischiano il lastrico. Il problema riguarda anche l’autonoma sistemazione. Oggi alcuni cittadini sono venuti in Comune a protestare perché siamo fermi a marzo, ma allo stato attuale la nostra ammministrazione ha gia’ anticipato allo Stato 15 milioni di euro”.