Ricostruzione: semplificazione per DIA e permesso per costruire

Sara’ più semplice, rapido e meno costoso il procedimento per ottenere il permesso per costruire o la DIA (denuncia di inizio attivita’) per la ricostruzione delle case danneggiate dal sisma e classificate con esito di agibilita’ E. Lo hanno reso noto l’assessore all’Urbanistica e all’Edilizia, Roberto Riga, e il consigliere comunale Piero Di Piero (Api). Per ottenere l’ammissione al contributo per la riparazione delle abitazioni E, l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3790 ha infatti previsto l’obbligo di presentare una dia o una richiesta di permesso per costruire, per consentire agli uffici comunali competenti di effettuare il controllo della coerenza degli interventi con gli strumenti urbanistici in vigore.
“Si veniva a verificare una situazione assolutamente paradossale per i cittadini – hanno spiegato Riga e Di Piero – per cui, ad esempio, in un edificio con 8 proprietari si dovevano produrre altrettante dia o altrettante richieste di permesso per costruire, a seconda di quanto previsto dal progetto di ricostruzione. In seguito a vari incontri, alla presenza e con il supporto del dirigente del servizio comunale, ingegner Vittorio Fabrizi, si e’ deciso da una parte di attivare una conferenza di servizi permanente con tutti i soggetti istituzionali, che eventualmente dovessero essere coinvolti, e dall’altra di dare la possibilita’ di presentare una sola domanda per ottenere il permesso o una sola denuncia di inizio attivita’. In altri termini, tornando all’esempio del condominio con 8 proprietari, bastera’ una sola richiesta o una sola dia, firmata da tutti gli interessati, e non più otto”.
Secondo Riga e Di Piero l’attivazione della conferenza di servizi permanente, che dunque dara’ il responso definitivo sul progetto, e lo snellimento delle pratiche per i permessi per costruire o le dia “diminuiranno notevolmente gli oneri, sia di tempi che di spesa, a carico dei proprietari impegnati nella ricostruzione e consentiranno un esame più rapido dei documenti. Soprattutto in questo momento – hanno concluso Riga e Di Piero – era necessario dare un segnale forte ai cittadini, gia’ alle prese con evidenti difficolta’ normative sulla strada della ricostruzione delle loro case”.