Sarebbero 7 e non 9 gli indagati della Commissione Grandi rischi in relazione al filone d’inchiesta sulle risultanze della riunione del 31 marzo 2009 all’Aquila, a cinque giorni dal tragico sisma. Le indagini chiuse nelle settimane scorse dagli agenti della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica dell’Aquila e dalla Squadra Mobile diretta da Salvatore Gava, sono finalizzate a chiarire se gli esperti ed i rappresentanti della protezione civile hanno fornito alla popolazione elementi troppo rassicuranti in rapporto allo sciame. Tra gli indagati alcuni vertici della protezione civile, dell’Ingv, sismologi di fama mondiale e tecnici del settore. Il filone – l’accusa per tutti e’ omicidio colposo – e’ stato aperto dopo la denuncia presentata da una trentina di cittadini secondo i quali la riunione della commissione Grandi Rischi fatta all’Aquila a cinque giorni dal tragico sisma aveva diffuso ottimismo e false rassicurazioni ai cittadini anche attraverso i messaggi di tecnici ed amministratori. Il fascicolo in mano ai magistrati aquilani, titolari dell’inchiesta e’ molto voluminoso e raccoglie non solo studi di settore in materia di prevenzione dei terremoti ma anche le interviste rilasciate da politici e appartenenti alla Protezione civile subito dopo la chiusura della riunione. “Si tratta di un filone molto importante – ha commentato il procuratore capo Alfredo Rossini – che e’ stato portato a conclusione in maniera che gli indagati possano portare avanti le loro difese con serenita’ e con tutto il tempo necessario. Speriamo di arrivare ad un risultato conforme a quello che la gente si aspetta. Questo e’ un lavoro serio”. Gli indagati sono Franco Barberi (presidente vicario della commissione nazionale per la prevenzione e previsione dei grandi rischi e ordinario di vulcanologia all’universita’ Roma Tre), Bernardo De Bernardinis (vie capo settore tecnico operativo del dipartimento nazionale di Protezione civile), Enzo Boschi (presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e ordinario di fisica terrestre presso l’universita’ di Bologna), Giulio Selvaggi (direttore del centro nazionale terremoti), Gian Michele Calvi (direttore della fondazione ‘Eucentre’), Claudio Eva (ordinario di fisica terrestre presso l’universita’ di Genova) e Mauro Dolce (direttore dell’ufficio Rischio sismico del dipartimento di Protezione civile e ordinnario di tecnica delle costruzioni presso l’universita’ Federico II di Napoli).