Dall’Ufficio stampa del Commissario delegato per la Ricostruzione
Sono stati definiti i dettagli per l’eliminazione delle macerie dal centro storico dell’Aquila e degli altri comuni del cratere nel corso della riunione che si e’ tenuta ieri sera a Palazzo Silone, coordinata dal Commissario delegato, Gianni Chiodi. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, della Protezione civile, della Regione Abruzzo, della Provincia dell’Aquila, del Comune dell’Aquila, della Struttura Gestione Emergenza, della Struttura tecnica di missione, dell’Esercito, dei Vigili del fuoco, dell’Asm e dell’Arpa.
La priorita’ di lavoro, sulla quale essere operativi da subito, e’ la rimozione delle macerie attualmente presenti in strade e piazze del centro storico dell’Aquila, ma anche delle frazioni e degli altri Comuni.
Per quanto riguarda il “cuore” del capoluogo, si tratta per lo più di macerie derivanti dalle opere di messa in sicurezza realizzate dalle ditte negli ultimi mesi. Ditte che a seguito della firma dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, e resa nota ieri, potranno d’ora in poi effettuare il trasporto delle stesse.
Per facilitare il compito delle imprese che andranno a lavorare nel centro storico e quello dei Vigili del fuoco e dell’Esercito, che continueranno l’opera di raccolta delle macerie, saranno individuati al più presto dal Comune e dalla Provincia, con il supporto degli stessi Vigili del fuoco e dei tecnici della Sogesid (s.p.a. del Ministero dell’Ambiente), alcuni luoghi in centro storico – o nelle zone a ridosso di esso – dove le macerie verranno pre-selezionate e separate con l’impiego di appositi container scarrabili.
Contemporaneamente, l’esercito portera’ avanti l’opera di miglioramento della viabilita’ esterna allo stabilimento ex Teges sulla base di progetti gia’ redatti al momento dell’individuazione del sito, mentre la Sogesid si occupera’ del suo pieno adeguamento funzionale. Continuano, inoltre, anche le attivita’ finalizzate all’allestimento del sito di Barisciano, e di un’ulteriore eventuale macro area per lo stoccaggio provvisorio, e alla pianificazione delle attivita’ volte al recupero.