Appello rivolto ieri a Bruxelles dalla presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, per tornare all’Obiettivo 1 e avere maggiori garanzie per la Zona Franca, nel corso di un incontro avuto con alcuni funzionari della Commissione Europea, insieme agli europarlamentari David Sassoli e Andrea Cozzolino.
“La Commissione Europea ci ha spiegato che e’ necessario un forte impegno del governo e un grande lavoro di squadra per tornare all’Obiettivo 1. Se il governo avesse inoltrato la richiesta all’Europa un anno fa, come abbiamo sollecitato subito dopo il terremoto, probabilmente oggi saremmo a buon punto. Non ci sono risorse certe per il cratere e per la provincia dell’Aquila. Gli 83 milioni di euro del fondo FERS non sono risorse nuove. Si tratta di finanziamenti gia’ concessi all’Abruzzo e che il governo vorrebbe rimodulare tra le province abruzzesi. Non sono sufficienti. Occorrono fondi veri per rilanciare l’economia e occorrono certezze sulla Zona Franca. Su questa esiste solo una trattativa aperta con il governo, che tuttavia non ha ancora attivato i giusti meccanismi con l’Europa”.
Occasione colta per lanciare l’allarme anche sulle macerie e sul lavoro, poiché ci sono circa 1300 attivita’ commerciali che non hanno riaperto e la cassa integrazione e’ aumentata vertiginosamente da 800mila ore a 8 milioni e mezzo di ore.
L’europarlamentare David Sassoli ha posto l’accento sulla ricostruzione del patrimonio storico: “Solo alcuni dei grandi della Terra arrivati all’Aquila per il G8 hanno rispettato l’impegno preso in quell’occasione sull’adozione di un monumento o un’opera d’arte- ha affermato Sassoli criticando ogni forma di propaganda sulla pelle dei terremotati- Scriverò agli ambasciatori a Bruxelles e in Italia per chiedere il conto degli impegni assunti”.
Emanuela Bruschi