La Val d’Aosta dona 1,2 milioni per un’area polivalente a Lucoli

La comunita’ valdostana (Regione, Enti locali, forze produttive e imprenditoriali, e semplici cittadini) investira’ oltre 1,2 milioni di euro a Lucoli, comune abruzzese colpito dal terremoto, per la creazione di una vasta area polivalente destinata principalmente all’operativita’ della protezione civile in caso di calamita’ naturale.

Lo ha riferito al Consiglio regionale della Valle d’Aosta il presidente della Regione, Augusto Rollandin, informando i consiglieri sugli interventi della Regione a favore del comune colpito dal terremoto del 6 aprile dello scorso anno.

“L’area – ha sottolineato Rollandin – ospitera’ tra l’altro un’edificio con funzione di palestra e spazio per attivita’ sportive; inoltre sara’ predisposta per ospitare tende per oltre 300 posti letto, micro-container, cucine da campo e ogni altra attrezzatura utile alla piena e completa operativita’ del presidio in caso di calamita’ naturale”. L’area sara’ attrezzata di acquedotto, fognature, reti elettriche e telefoniche, reti del gas, tubazione per predisposizioni impiantistiche urgenti e occasionali.

“La struttura – ha aggiunto il presidente della Regione – prevede l’installazione di un gruppo elettrogeno in grado di garantire l’operativita’ in qualsiasi condizione permettendo a questo ‘campo sperimentale’ di svolgere la propria funzione per la collettivita’ ma allo stesso tempo per essere trasformato in un presidio di protezione civile in poche ore, ospitando in sicurezza e nel massimo confort possibile centinaia di persone”.

Il progetto sara’ sottoposto nei prossimi giorni al parere del Consiglio comunale di Lucoli e entro fine maggio sara’ approvato dal Presidente della Regione nella sua qualita’ di soggetto attuatore nominato dal presidente della Regione Abruzzo e commissario delegato per la gestione degli interventi post-terremoto.

Sempre entro fine maggio, secondo quanto riferito dal presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, sara’ possibile procedere all’affidamento dei lavori relativi alla prima fase attraverso una procedura negoziata mediante trattativa privata, tenuto conto che l’importo di tali opere e’ di poco superiore a 341 mila euro.

(fonte: ANSA)