Quanto è “smart” il tuo capoluogo di provincia? Lo stabilisce una classifica basata su sei parametri: economia, ambiente, mobilità, qualità della vita, governance e capitale umano.
Che cos’è una smart city? Si tratta di una domanda a cui non è facile dare una risposta univoca. Anche in questo settore ogni territorio ha la sua storia, le sue particolarità e, soprattutto, la propria ricetta. Alla Smart City Exhibition di Bologna, Carlo Mochi Sismondi, presidente del FORUM PA, ha dichiarato che dobbiamo “ elaborare tutti insieme una definizione operativa e condivisa di smart city”. Altrimenti si rischia che l’etichetta non si riempia di pratiche concrete, davvero capaci di migliorare la sostenibilità delle nostre aree urbane e renderle quanto più possibili città del futuro.
“Al momento non esistono vere e proprie smart city, non solo in Italia, ma in nessun paese del mondo”, ha sottolineato il coordinatore di Smart City ed Ecoindustria di ENEA Mauro Annunziato. Anche nel settore energetico che, tra tecnologie per il risparmio e l’uso intelligente delle risorse, è uno dei pilastri dell’idea stessa di smart city “registriamo tantissime esperienze interessanti e innovative, ma non sappiamo ancora quali di queste siano effettivamente scalabili, riuscendo a mantenere l’efficacia mostrata finora e una sostenibilità anche economica”.
La necessità di un orizzonte comune è sentita anche dagli assessori comunali che si occupano di come rendere più smart le città che amministrano. Ma se il futuro è ancora tutto da scrivere, quali sono le città che oggi sono in una posizione migliore per questa gara ancora tutta da correre? La fotografia più aggiornata è quella offerta dalla ricerca del FORUM PA presentata alla Smart City Exhibition, che mette in classifica 103 capoluoghi di provincia italiani. A partire da sei ‘dimensioni’ (economia, ambiente, mobilità, qualità della vita, governance e capitale umane), descritte da oltre cento indicatori, ICity rate, questo il nome dell’analisi, ha messo in fila le città italiane, consegnando a Bologna il titolo di città più smart del Paese. A completare il podio Parma e Torino, ma è tutta la top ten ad essere spostata verso il Centro-Nord: Firenze, Milano, Ravenna, Genova, Reggio Emilia, Venezia e Pisa.
L’Italia delle città intelligenti è chiaramente un’Italia a due velocità. La prima città del Sud è Cagliari, al 43° posto, seguita da Lecce (54°) e Matera (54°). “La classifica non è deve però essere considerata una punto di arrivo, quanto piuttosto una fotografia dello stato attuale”, sottolinea Gianni Dominici, direttore generale di FORUM PA. “Ovviamente in pole position non si arriva per caso e le città più avanti sono quelle che possono vantare una preparazione e un’accumulazione importante nei diversi ambiti considerati”, ma questo non significa che non ci sia, da qui in avanti, lo spazio e il tempo per prendere decisioni e mettere in pratica progetti che possano cambiare radicalmente questa situazione velocemente.
Ecco le città in testa nelle diverse dimensioni smart
SMART ENVIRONMENT: le città più verdi sono Trento e Ravenna
Si fa molta raccolta differenziata e la qualità dell’aria è superiore alle altre città in classifica, cosa che le ha aiutate a piazzarsi bene anche in classifica generale.
Le due città presentano molti spazi verdi nel tessuto urbano e una rete idrica efficiente e di qualità.
SMART MOBILITY: migliori trasporti a Milano e Venezia
La mobilità smart in città significa una rete diffusa ed efficiente di trasporto pubblico, con parcheggi scambiatori, con zone traffico limitato estese, molte piste ciclabili, servizi di bike e car sharing. Pesa in classifica che le auto in circolazione sono poco inquinanti.
SMART PEOPLE: Bologna e Ravenna scommettono sui cittadini
Nelle due città emiliano-romagnole che dominano questa classifica c’è un basso tasso di abbandono scolastico e uno buon livello di istruzione. Sono molte le donne che lavorano e che occupano cariche anche all’interno dell’amministrazione pubblica. Gli abitanti sono attività partecipatori alle attività pubbliche, attraverso la politica e le associazioni di volontariato. Sono città in cui la presenza di studenti stranieri è importante e gli abitanti sono buoni consumatori di eventi culturali.
SMART GOVERNANCE: Torino e Padova le città con la Pubblica Amministrazioen più smart
Non solo e-government, ma anche attenzione all’ambiente, come per esempio con la dotazione di auto ecologiche, con l’utilizzo di carta riciclata e con una raccolta differenziata efficace anche negli uffici comunali. Lo sviluppo del territorio è ben regolamentato (Piano regolatore, del Piano per gli insediamenti produttivi, del Piano delle attività commerciali e non solo) e riescono a fare rete con altri Comuni del territorio.
SMART ECONOMY: le città più avanzate sono Pisa e Milano
Perché hanno un alto tasso di occupazione, che si concretizza in una concentrazione di imprese innovative, fatte da giovani e da donne, supportate da infrastrutture efficaci. Inoltre, sono aiutate dalla presenza di università e centri di ricerca di alto livello e da una buona qualità dei servizi turistici.
SMART LIVING: dove si vive meglio? A Siena e Trieste
La città toscana e quella giuliana sono quelle che maggiormente investono in cultura e welfare, hanno una variegata offerta di servizi al cittadino, dagli asili nido alle biblioteche comunali, dai consultori alle strutture per gli anziani e perfino qualche sala cinematografica. Nella classifica pesano il numero di persone sotto la soglia di povertà, il tasso di emigrazione ospedaliera, l’inserimento sociale degli immigrati e la criminalità diffusa.
CLASSIFICA GENERALE: le prime venti
1) Bologna 2) Parma 3) Trento 4) Firenze 5) Milano 6) Ravenna 7) Genova 8) Reggio Emilia 9) Venezia 10) Pisa 11) Padova 12) Torino 13) Bolzano 14) Siena 15) Modena 16) Rimini 17) Aosta 18) Bergamo 19) Ferrara 20) Vercelli |
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di Marco Boscolo
da Wired.it
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