Cialente e Bertolaso: ultimatum a chi vive nelle tende

Se trattasi di un primo indizio di “inciucio” politico, come denunciato dal capogruppo dell’Italia dei valori in Consiglio regionale d’Abruzzo, Carlo Costantini, lo vedremo nei prossimi mesi.

A noi avrebbe fatto piacere veder scritto una semplice frase: “Amici aquilani, Vi chiediamo scusa dei nostri errori, ci impegneremo insieme a Voi affinché non accadano più; ma oggi abbiamo bisogno della vostra collaborazione perché l’inverno non consente che possiate restare nelle tende, ecc.ecc.”.

Toni e parole che non appartengono a questa politica degli annunci mediatici e delle promesse di convenienza elettorale.


I toni e le parole della lettera, in consegna a chi vive ancora nelle tendopoli,  sono invece ben studiati e mirati alla richiesta della massima collaborazione e fiducia nel futuro. La sintesi (e le parole usate) sono un vero ultimatum di lasciare la tendopoli; nei tempi, modalita’ e destinazioni scelte da chi, fino ad oggi, non e’ ancora riuscito a dare un alloggio a migliaia di aquilani, avendo gia’ speso tutto lo spendibile.

Una lettera con nuove promesse, da parte di chi non ha mantenuto quella fondamentale di dare un tetto a tutti entro settembre (a L’Aquila). Fra autoglorificazione di quanto ad oggi svolto e nessun briciolo di umilta’ nel chiedere scusa a quanti dovranno sopportare ancora le loro decisioni.

Ecco la lettera, disponibile anche in formato elettronico (pdf)

Care aquilane e cari aquilani, cari amici,

con questa lettera intendiamo spiegare con chiarezza le ragioni che rendono necessario e indifferibile il trasferimento delle famiglie finora accolte nelle tendopoli in alloggi provvisori di altro tipo, sia all’Aquila che nei Comuni dell’entroterra aquilano che lungo la costa della nostra regione.

Anche se il tempo e’ ancora favorevole, l’inverno sappiamo bene che si sta avvicinando. Conosciamo i modi con cui la stagione fredda si annuncia: senza preavviso, nell’arco di pochi giorni le temperature, oggi accettabili e addirittura piacevoli, scenderanno rapidamente, rendendo le tende assolutamente inospitali.

Siccome le persone che hanno abitato le tendopoli allestite dopo il 6 aprile sono migliaia, non possiamo permetterci che si crei, ai primi freddi, una nuova emergenza nell’emergenza, inevitabile se si volessero trasferire nello stesso giorno quanti sono ancora presenti nelle aree di accoglienza trasportandoli presso gli alberghi ed altri alloggi. E’ una delle nostre più grandi preoccupazioni in questi giorni, soprattutto pensando ai più piccoli e agli anziani.

Per questa ragione vogliamo informarvi che, a partire da oggi 10 ottobre, stiamo avviando un piano di trasferimenti dalle tende che si esaurira’ nell’arco dei prossimi giorni. Vi chiediamo di rispettarne le indicazioni, ed in particolare le date di abbandono delle tendopoli, che vi saranno via via comunicate nei prossimi giorni.

Dobbiamo aggiungere un altro elemento importante. Conosciamo tutti la difficolta’ di trovare, nell’immediato, un alloggio provvisorio che risponda ai desideri e alle aspettative di ogni famiglia. Se vi fosse la disponibilita’ di alloggi a L’Aquila o nei dintorni per tutti, la gravita’ della nostra situazione post terremoto sarebbe infinitamente meno complessa e difficile, ma sappiamo bene che purtroppo la nostra citta’ e’ stata in parte distrutta e che gli sfollati nei comuni del cratere sono stati più di 70.000.

Il programma di realizzazione dei complessi C.A.S.E. sta procedendo in tempi rapidi, così come sono stati ad oggi molto brevi i tempi di realizzazione dei M.A.P. destinati ad accogliere le famiglie dei Comuni del cratere e delle frazioni più periferiche del capoluogo. Gia’ oggi 1.114 cittadini aquilani sono sistemati in questi alloggi, confortevoli e sicuri. Entro il 31 dicembre 2009 tutti coloro che hanno una casa E, F o localizzata nelle zone rosse, riceveranno un’adeguata sistemazione alloggiativa provvisoria nelle strutture C.A.S.E o nei MAP in corso di realizzazione, secondo un calendario di consegne scadenzate all’incirca ogni due settimane.

Sono stati pubblicati gli elenchi delle famiglie alle quali sono stati assegnati alloggi in questi nuovi complessi, che conoscono fin da oggi con precisione il luogo dell’abitazione destinatagli e la data di consegna.

Sono noti e pubblici anche gli elenchi di quanti sono “in via di collocazione”: si tratta di quelle famiglie composte da uno o due persone che avranno una casa o un MAP entro il 31 dicembre, ma per le quali non siamo ancora in condizione di specificare il luogo e la data di ingresso nella nuova abitazione, perché ancora e’ in corso il lavoro di verifica della compatibilita’ tra le caratteristiche degli alloggi disponibili e le particolari esigenze del nucleo familiare.

Sono, infine, noti anche gli elenchi dei non assegnatari, ovvero di quanti ad oggi non hanno ancora dimostrato di possedere i requisiti necessari e per i quali e’ comunque prevista un’ulteriore verifica.

In ogni caso, tutti quelli che hanno la casa classificata E o F o situata in “zona rossa” avranno un alloggio. Sappiamo anche che, oltre ai gruppi sopra indicati, restano coloro che hanno un immobile classificato B o C, ai quali vogliamo ricordare che sono stati messi in campo tutti gli strumenti necessari a garantire la realizzazione degli interventi di riparazione, così da consentire in tempi relativamente brevi il rientro nelle proprie case. Il Comune e la Protezione Civile si riservano di attivare la ricerca di soluzioni provvisorie che consentano l’attesa della fine dei lavori di ripristino delle abitazioni, valutando caso per caso le situazioni in cui i lavori in questione siano rallentati o posticipati per evidenti e imprescindibili ragioni.

Quanti hanno vissuto nei mesi scorsi nelle tendopoli, pur avendo conosciuto la durezza e la fatica di tale soluzione di emergenza, hanno avuto anche modo di apprezzare la solidarieta’, la condivisione, le iniziative collettive che hanno visto il rinascere di reti di vita sociale, il sorgere di nuove amicizie, la scoperta di nuove relazioni con i volontari e le persone che hanno assicurato agli ospiti dei campi le condizioni più favorevoli per superare questo difficile periodo.

Sappiamo bene che lasciare gli ambienti e le relazioni che nelle tendopoli si sono instaurate può rappresentare per molti un nuovo trauma, soprattutto se si lascia la tenda per un’altra soluzione abitativa del tutto temporanea e non definitiva. Sappiamo inoltre che tanti, forse tutti quelli che sono stati nelle tendopoli in questi sei mesi, avevano motivi gravi come il lavoro, questioni familiari, altre vere esigenze per non potersi allontanare dalla citta’.

Siamo consapevoli di questo nuovo sforzo e sacrificio che richiediamo a persone gia’ provate dal lungo periodo che ha seguito la fase dell’emergenza dopo il sisma, ma consideriamo questo passaggio, difficile e per molti sgradevole, indispensabile per non correre rischi gravi per la salute e il benessere di tutti nei prossimi mesi.

Abbiamo deciso, insieme, alcuni criteri da rispettare anche in questa fase. Il criterio di attribuzione di tali alloggi nelle diverse localita’ tiene evidentemente conto dei diversi tempi di permanenza previsti e delle differenti prospettive di ciascun nucleo familiare.

Quanti sono gia’ presenti negli elenchi degli assegnatari di alloggi C.A.S.E. o M.A.P., che devono aspettare un periodo di tempo limitato al massimo ai prossimi 60/70 giorni prima di entrare nelle nuove abitazioni, saranno accolti per questo periodo negli alberghi della costa o, nei limiti del possibile e delle disponibilita’, in altri Comuni dell’interno della regione, per riservare le soluzioni alloggiative più vicine al capoluogo a quanti non hanno ancora la certezza di una nuova abitazione e sono destinati ad un periodo di attesa più lungo per una sistemazione confortevole e sicura.

Chiediamo ancora una volta una scelta di solidarieta’ fra gli aquilani, la stessa che ci ha contraddistinti fin dalle prime ore di quell’alba maledetta del 6 aprile. Per tutti saranno comunque predisposte misure di assistenza, facilitazioni per i trasporti e un servizio di accompagnamento che aiuti le famiglie ad affrontare eventuali situazioni di particolare difficolta’, quali la presenza nel nucleo familiare di minori o disabili o di persone che necessitano di particolari trattamenti sanitari.

Affronteremo anche i problemi legati all’orario di lavoro.

Ricordiamo infine che, per quanti lo ritengono, e’ sempre disponibile, in ogni momento, l’opzione da tempo prevista di scegliere la forma di sostegno individuata nel contributo di autonoma sistemazione, di importo oggi incrementato, che viene attribuito in tempi più rapidi e con modalita’ più semplici anche laddove si disponga di altra abitazione agibile sul territorio abruzzese.

Riteniamo, con questa lettera, di aver spiegato le ragioni che rendono necessaria la chiusura delle tendopoli in tempi rapidi e le modalita’ che verranno seguite per i trasferimenti verso altre soluzioni alloggiative. Confidiamo nella disponibilita’ dei cittadini aquilani a partecipare attivamente anche a questa ulteriore fase del superamento dell’emergenza, accettando quanto predisposto dal Comune e dalla Protezione Civile per consentire a tutti di affrontare l’inverno in condizioni non proibitive, pur nella precarieta’ e provvisorieta’ delle soluzioni di accoglienza individuate.

Questa lettera vi verra’ recapitata, campo per campo, nei prossimi giorni. Dal momento nel quale vi verra’ consegnato il modulo con la destinazione assegnatavi, riteniamo che possa essere sufficiente per tutti un periodo di pochi giorni per attuare il trasferimento.

Contiamo sulla vostra collaborazione e soprattutto nella vostra comprensione, in questo ultimo grande sforzo comune che ci portera’ insieme a festeggiare il Natale in un clima più sereno, tutti a L’Aquila, uniti per avviare il processo della ricostruzione della citta’.

Guido Bertolaso Massimo Cialente