Ricostruzione: “Non ci sono i soldi”. 10 domande a Massimo Cialente

Massimo Cialente ha approfittato del vertice del volontariato per alcune preoccupanti  dichiarazioni.

Il sindaco ha parlato senza mezzi termini di ritardi nella ricostruzione e nella riparazione di edifici danneggiati. Abbiamo una ventina di milioni e ne servono almeno 150. Sono addolorato dal fatto che siano sempre i più deboli a trovarsi peggio e a risultare penalizzati. 2.300 nuclei familiari piccoli o di single saranno costretti a restare ancora lontani dalla citta’, forse sulla costa, per altri mesi. Avverto il dramma degli anziani: per loro e’ difficile percepire cosa sta accadendo. Come medico riscontro varie situazioni preoccupanti e molti casi di deficit cognitivo. Persone che cambiano umore, che si prostrano, si ammalano psicologicamente. Farò sentire la mia voce al Governo. La speranza e’ che la situazione migliori entro dicembre.”


Signor sindaco, siamo d’accordo su quanto dice, e proprio per tal motivo ci piacerebbe rispondesse a 10  domande, (alcune multiple data la complessita’ della situazione) sperando che “Andando con lo zoppo non abbia gia’ imparato a zoppicare”.

1. Perché né il Comune né la Protezione Civile hanno reso disponibili i punteggi relativi alle assegnazioni delle C.A.S.E. ?
2. Perché nelle attuali assegnazioni compaiono nuclei di 1-2 persone ed escluse famiglie con figli. Siamo certi che e’ dovuto a motivi validi (es. dimensioni alloggi, destinazioni scelte…), e proprio per tale motivo, perché continuare a nascondere invece di essere trasparenti con i cittadini, creando inutili malumori e guerre tra poveri ? Perché, per lo stesso motivo, continuiamo a istigare malumori fra gli aquilani, fra chi ha la C.A.S.A. (con tutto il disponibile, inclusa Internet a 100Mbit!, o prescuola ed interscuola gratuito se ancora fuori comune) e chi di questi benefici non ne vede nemmeno l’ombra ?
3. Lei dice che servono 150 milioni per avviare la ricostruzione.  Si basa sulle attuali richieste accettate dal Comune (ci risulta almeno 600 per le B e 120 per le C) ? Non le sembrano un pò pochi anche 150?


4. Dato che il Comune avrebbe “soli” 20 milioni, briciole ci consenta, tutte le garanzie che ha dato in passato sulla disponibilita’ dei fondi continua a fornirle? E’ ancora disposto a “firmare” qualche foglio in cui si impegna a rendere disponibili i fondi con la cadenza indicata (il classico 4×25%, in base all’esecuzione dei lavori)?
5. Perché Lei, giustamente, riporta a volte e correttamente lo stato della situazione a L’Aquila e poi, quasi fosse un voltafaccia, con Berlusconi e Bertolaso il suo atteggiamento cambia, accettando di fatto tutto quanto Le viene “imposto”? Non si sente abbastanza appoggiato dalla cittadinanza, dal suo partito o sta gia’ pensando al suo futuro politico?
6. Autonoma Sistemazione: mancano anche qui i fondi? Siamo ad ottobre, si da’ molta enfasi sui giornali che a breve sara’ pagata la mensilita’ di Luglio.  E agosto e settembre ? Di chi e’ la colpa di questi ritardi, che gravano su chi, in particolare, ha reso meno grave in qualche modo la gestione dell’emergenza, di tasca propria e trovando/utilizzando bene o male sistemazioni alternative (e ricordiamo che qui ci sono anche migliaia di cittadini con  edifici B o C, da molti dimenticati)
7. Perche’ se tutti, anche e soprattutto Lei, sapevano che a settembre sarebbe stato così, non e’ stato deciso diversamente ? Di chi e’ la colpa se non sua, di Bertolaso e Berlusconi se oggi la situazione reale e’ quella che evidenzia ? Come si sta organizzando il Comune affinché non si ripetano altre previsioni errate e potenzialmente molto più critiche per il futuro di questa citta’ ?
8. Perché gli italiani parlano del “Miracolo Abruzzo”, da esportare quasi in tutto il mondo (iniziamo da Messina), quando la reale situazione a L’Aquila non e’ da miracolo ? O e’ un miracolo avere oltre 7.500 in tenda dopo 6 mesi dal sisma, oltre 20.000 persone fuori dalla provincia e fondi per 40-50 condomini medio/grandi per la ricostruzione “leggera”, quella “venduta” in TV e  giornali nazionali come finita in un mese?
9. Perché, si pensi quel che si vuole di Berlusconi e di quanto ha fatto di bene o male a L’Aquila, gli aquilani vedono che dove c’e’ la regia di Berlusconi e Bertolaso si lavora (anche h24), mentre gli uffici comunali sono rimasti al 5 aprile, se non peggiorati  in disponibilita’ di personale ed orari? Perché il sito web del Comune e’ a dir poco “inutile” per i cittadini, e sono per fortuna nati altri siti web, anche questo, per fare un minimo di chiarezza sui comunicati che escono.  Perché il traffico e’ nel caos totale, in 6 mesi non si e’ fatta una rotatoria, un semaforo (di quei pochi che ci sono) che funzioni decentemente? Può prendere degli impegni “immediati” per correggere queste mancanze totali. Niente miracoli o propaganda, solo fatti concreti.
10. Perché, finalmente, non inizia a raccogliere intorno a se il meglio della cittadinanza aquilana, ad ascoltare voci differenti (anche quelle dei comitati), a pianificare da subito la rinascita della citta’, considerando che oramai le C.A.S.E. ci sono ed il volto di questa citta’ si appresta a cambiare nei prossimi anni. Cosa la trattiene dal fare dure battaglie su tematiche importanti come:
–  I fondi disponibili nel decreto (pochi, a nostro parete, e troppo dilatati negli anni)
–  La restituzione delle tasse, come per altri terremoti
– La pianificazione della citta’ dell’Aquila nei prossimi anni (Territorio,  Lavoro, Universita’,  Vivibilita’, ecc.ecc.). Fatta dagli aquilani, innanzitutto, da decidere subito (ma ragionandoci per bene), evitando un’emergenza continua che ridurrebbe L’Aquila ad un insieme di cerotti messi alla meglio, e per evitare possibili abbandoni nei prossimi anni.

Signor sindaco, se al momento non utilizza gia’ il bastone, e’ probabile (o almeno lo speriamo) che ci siano molti più cittadini di quanto immagina che potranno aiutarla nelle lotte e nella ricostruzione della citta’. Ma e’ questo il momento di agire, anche perché i miracoli giornalieri pare li facesse, un paio di mille anni orsono, solo un certo Gesù di Nazareth.

Se, tuttavia, vorra’ continuare con l’attuale gestione, con i soliti personaggi che molti aquilani conoscono bene, con le inefficienze del passato ed attuali; se in sintesi non crede di poter gestire con efficacia e con le giuste persone la difficile opera di ricostruzione di questa citta’…ci pensi bene e lasci questo complesso e gravoso compito a qualcun altro.

L’Aquila ha ancora delle speranze, ma e’ necessario raccogliere e far fruttare il meglio che può offrire, a partire da chi dovra’ guidare (con fermezza, onesta’ e capacita’ decisionale) la rinascita della citta’, che e’ e vogliamo che resti il Capoluogo della Regione Abruzzo.