Potremmo essere vicini al temuto Big One, madre e padre di tutti i terremoti: lo sostengono i geologi statunitensi.
Può sembrare il trailer di un nuovo film catastrofista, ma non è così: l’allarme arriva da un gruppo di sismologi di fama internazionale.
«La faglia di San Andreas è bloccata, carica e pronta a esplodere», hanno affermato i ricercatori alla National Earthquake Conference, tenutasi a Long Beach.
La faglia (una frattura della litosfera terrestre) si mosse in modo significativo nel 1857 e nel 1906, poi in modo meno marcato nel 1989, sempre con devastanti conseguenze, «ed è in una fase di quiescenza da troppo tempo», afferma Thomas Jordan, direttore del Southern California Earthquake Center.
L’allarme non è infondato: negli ultimi 100 anni la placca nord americana si è mossa verso nord-ovest di circa 5 metri, ma la faglia di San Andreas non ha scaricato le tensioni accumulate. E questo fatto è un’eccezione se si guarda al comportamento della faglia in tempi passati. Richiamare l’attenzione su rischi del genere è sempre un azzardo, ma l’appello ha lo scopo dichiarato di “dare una scossa” alle istituzioni e ai politici, affinché si verifichino le condizioni di sicurezza dei servizi essenziali, dagli acquedotti al sistema fognario, fino agli edifici pubblici. Alcun anni or sono un rapporto del servizio geologico Usa dimostrava come un terremoto di magnitudo 7.8 lungo la faglia potrebbe causare migliaia di vittime e miliardi di danni. Luigi Bignami – focus.it |