TERREMOTO EMILIA: DALLE SCOSSE UNA ‘MONTAGNA’ DI DATI

Sala_Sismica_INGV_3Il terremoto dell’Emilia finisce sui libri. Sicuramente, nei giorni a venire, sui libri di storia. Per adesso, in un volume dove raccogliere tutti i dati relativi agli effetti del sisma sul territorio e sugli edifici, misurati e rilevati da geologi e ingegneri. Un “patrimonio di conoscenze che deve essere messo a disposizione della comunita’, perche’ costituisce un importante contributo alla cultura del rischio sismico e agli interventi di ricostruzione”. A dirlo e’ la Regione, che e’ pronta a firmare un protocollo di collaborazione istituzionale con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e con il Consiglio nazionale degli Ingegneri per realizzare il libro.

Il punto di partenza e’ la “mobilitazione, a titolo volontario, di oltre 1.500 squadre di rilevatori composte da piu’ di 3.000 tecnici provenienti da tutto il Paese”, che dalla prima scossa del 20 maggio 2012 si sono messi all’opera per fare i sopralluoghi (40.000 in totale) e verificare l’agibilita’ degli edifici. Il solo Consiglio nazionale degli Ingegneri ha messo a disposizione circa 600 ingegneri per i rilievi di agibilita’ degli edifici e ha garantito l’impegno, dal 2 giugno sino al 4 agosto 2012, di 280 squadre di ingegneri che hanno eseguito 10.020 rilievi, contribuendo cosi’ a rilevare circa il 26% di tutte le schede Aedes per la verifica dei danni.

“Grazie all’attivita’ di rilievo degli effetti prodotti dal terremoto, sul suolo e sugli edifici- scrive la Giunta Errani nella delibera del 30 settembre- e’ stata prodotta un’imponente quantita’ di dati che sono stati oggetto di dettagliate analisi” sulle “verifiche di agibilita’” e sui “fenomeni geologici che hanno caratterizzato il sisma emiliano”. Dati che appunto sono un “patrimonio di conoscenze tecnico-scientifiche originali e rilevanti a livello nazionale e internazionale”. Regione, Protezione civile e Consiglio nazionale degli Ingegneri vogliono dunque “predisporre un prodotto editoriale, senza scopo di lucro, in cui vengano sintetizzate e rese disponibili al pubblico queste conoscenze”. I diritti d’autore e di copyright del libro “appartengono alle parti e vengono esercitati congiuntamente. Le parti concordano di affidare al Servizio geologico della Regione gli aspetti relativi alla stampa del volume e alla sua distribuzione a livello nazionale”.


Il libro sara’ stampato per il momento in 1.500 copie da distribuire a livello nazionale: la casa editrice che ne occupera’ (scelta tramite bando di gara) deve garantire la diffusione in almeno 100 punti vendita in tutti Italia. Nel caso la prima uscita vada esaurita, e fosse necessaria una ristampa, la casa editrice “dovra’ chiedere l’autorizzazione alla Regione” e si impegnera’ “a fornire, gratuitamente, ai tre enti che partecipano alla redazione del volume un numero di copie pari a un quinto delle copie ristampate, a copertura degli oneri di ristampa e fino a un numero massimo di 3.000 copie complessive”. Il costo per la stampa di un minimo di 2.000 copie del volume sara’ interamente a carico della Regione e del Consiglio degli Ingegneri: viale Aldo Moro sostiene le spese di allestimento del libro, mentre la stampa sara’ a carico degli Ingegneri; 200 copie vengono fornite gratuitamente al Dipartimento di Protezione civile. Il volume sara’ progettato e coordinato da un comitato editoriale costituito da sei persone, due per ognuno dei tre enti promotori. Alla redazione del volume parteciperanno comunque anche “altri autori provenienti da enti e universita’ dell’Emilia-Romagna che hanno collaborato ai rilievi di agibilita’ durante le fasi di emergenza”.

fonte: meteoweb.eu