Durante il primo mese del 2015 sono stati 1292 i terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, una media di poco più di 41 eventi al giorno, in netto calo rispetto all’ultimo mese del 2014.
Un solo terremoto in gennaio ha avuto una magnitudo (Mw) superiore a 4.0 (Mw 4.3) ed è stato localizzato in Appennino tosco-emiliano tra le province di Bologna e Prato dove è stata registrata unasequenza con quasi 200 eventi a partire dal giorno 23. Altri 23 terremoti hanno avuto una magnitudo compresa tra 3.0 e 3.9, tra questi due eventi di magnitudo Ml 3.9 con epicentro in mare: il primo evento è avvenuto il 2 gennaio nelle vicinanze della costa campana nel Golfo di Policastro, ad una profondità ipocentrale di quasi 300 km; il secondo, l’11 gennaio, nel Canale di Sicilia a sud delle coste siciliane. Entrambi questi eventi non sono stati risentiti dalla popolazione al contrario del terremoto registrato il 30 gennaio in provincia di Udine che è stato avvertito, anche se in modo lieve, in una vasta area del Friuli e del Veneto. Il terremoto, di magnitudo Mw 3.8 (Ml 4.1), è stato risentito in molti comuni dellaregione friulana: da Tolmezzo (posto a circa 9 km a ovest dell’epicentro) a Moggio Udinese, Resiutta, Amaro, Venzone e molti altri come mostrato anche dalla mappa del risentimento sismico in scala MCS ricavati dai questionari inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it.
Il grafico sopra mostra l’andamento temporale dei terremoti avvenuti su tutto il territorio nazionale dal 1 al 31 gennaio 2015. È evidente che la maggior parte dei terremoti ha avuto magnitudo bassa, minore di 2, circa 190 hanno avuto magnitudo compresa tra 2 e 3, mentre soltanto 24 eventi hanno raggiunto o superato magnitudo 3.
Come già anticipato in questo mese è stata registrata una sequenza tra le province di Bologna e Prato in Appennino tosco-emiliano cominciata il giorno 23 gennaio quando si è verificato l’evento di magnitudo maggiore, Mw 4.3, preceduto da una cinquantina di eventi di piccola magnitudo. Il terremoto, avvenuto alle ore 07:51:19 italiane, è stato avvertito in una vasta area dell’Emilia Romagna, della Toscana, in parte anche in Liguria, come evidenziato dalla mappa del risentimento sismico in scala MCS ricavati dai questionari inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it.
In totale sono stati circa 200 gli eventi registrati nel mese di gennaio nell’area con alcune repliche che hanno superato magnitudo 3.0 (la più forte sempre il 23 gennaio di magnitudo 3.5). Come si evince anche dal grafico qui sotto, la sequenza, iniziata il giorno 23, si è diradata verso gli ultimi giorni del mese.
Nell’area della sequenza di Gubbio anche durante questo primo mese del 2015 sono stati registrati numerosi terremoti. Circa trecento gli eventi, la grandissima parte di magnitudo inferiore a 2.0. Solo una decina i terremoti registrati di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9. Dalla mappa qui sotto si notano delle concentrazioni della sismicità nelle solite due aree ad est e a sud-ovet dell’abitato di Gubbio. In più si aggiungono alcuni terremoti più a nord verso Città di Castello.
Da questo mese e per tutto il 2015 è possibile visualizzare gli articoli di ITALIA SISMICA con un una story map del tipo MAP JOURNAL che permette di integrare la mappa interattiva dei terremoti del mese di magnitudo maggiore o uguale di 1.5 in Italia con i contenuti informativi e multimediali degli articoli. Sulla mappa interattiva è possibile anche interrogare i singoli eventi ed avere informazioni sulla magnitudo, la data\ora e la profondità.