Uno dei più forti terremoti mai registrati in Italia. Era il 5 dicembre 1456 ed una scossa di magnitudo 7.1 colpì il centro Italia, in particolare Campania, Molise ad Abruzzo.
Riscontrato in 200 siti. Tra i più forti di tutti i tempi in Italia e complesso dal punto di vista sismotettonico. Potrebbe essere costituito da una sequenza sismica di più eventi che avrebbero sommato i loro effetti (epicentri nel Sannio, sul fiume Pescara e nel Matese).
Avvertito dall’Abruzzo alla Calabria, da L’Aquila a Lecce. A Napoli ingenti danni e crolli di chiese, segnalati pure movimenti anomali del livello marino. Tra i centri più colpiti: Ariano Irpino, S. Giorgio del Sannio, Bojano, Grottaminarda, Vinchiaturo, Isernia (1500 morti), Teramo, Rivisondoli. Roccaraso, Castel di Sangro, Frosolone, Cerro, Forlì del Sannio. Segue uno tsunami che colpisce le coste ioniche tra Taranto e Gallipoli. Stimati dai 20mila ai 30mila morti.
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