L’Aquila, 21 aprile 2013 – I dati storici, quelli che al momento abbiamo, ci forniscono le sequenze sismiche nell’aquilano e dintorni. Potremmo forse dire “Tale padre, tale figlio”, ma si sa’, a volte i figli sono migliori, a volte no.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI MAGGIORI TERREMOTI
ZONA: MONTI DELLA LAGA, GRAN SASSO, AQUILANO, NORCIA
Fonte: Catalogo dei forti terremoti in Italia 461 a.C. 1990
TERREMOTO 1461 AQUILANO
Il periodo sismico, iniziato nella notte tra il 26 e il 27 novembre 1461, prosegui con numerose repliche fino al marzo 1462.
27 novembre alle ore 5 italiane della notte (21:05 ca. GMT) scossa principale, che causò gravi distruzioni a L’Aquila e nei centri rurali del contado; due ore dopo (23:05 ca. GMT) replica di intensita’ quasi uguale che aggravò le distruzioni.
Il 4 dicembre replica violenta sentita anche a grande distanza.
Il 18 dicembre, replica violenta alle ore 8 italiane (00:10 ca. GMT) che a L’Aquila causò il crollo di alcuni edifici gia’ danneggiati.
3 gennaio 1462 alle ore 4 italiane della notte (20:25 ca. GMT) scossa violenta.
4 gennaio 1462 alle ore 6 italiane della notte (22:25 ca. GMT) scossa violenta.
27 marzo, 1462 alle ore 8 italiane della notte (2:00 ca. GMT) replica violenta. Alle ore 3 italiane (21:00 ca. GMT) nuova scossa.
TERREMOTO 1639 AMATRICE (MONTI DELLA LAGA)
8 ottobre 1639, alle ore 7 e 7:15 italiane ( 00:05 e 00:20 GMT ca.): forti scosse ad Amatrice, che risvegliarono la popolazione inducendola a lasciare le abitazioni. Ore 7:30 italiane ( 00:35 GMT ca.): scossa distruttiva ad Amatrice e in diverse localita’del circondario. Nella notte diverse repliche si susseguirono fino alle ore 9 italiane ( 2:05 GMT ca.)
15 ottobre 1639, alle ore 07:30 ( 00:30 GMT ca.) seconda scossa distruttiva; causò ulteriori crolli ad Amatrice e gravi danni in altri paesi vicini.
17 ottobre 1639 altra violenta scossa, che causò ulteriori danni ad Amatrice.
TERREMOTO 1703 AQUILANO, APPENNINO UMBRO-REATINO, NORCIA
Questo periodo sismico fu uno dei più gravi disastri sismici della storia italiana per estensione geografica e per entita’ delle distruzioni,dovute agli effetti cumulativi di numerose e violente scosse. Sono distinguibili tre forti terremoti che colpirono aree distinte e solo in parte sovrapposte: quello del 14 gennaio, 16 gennaio e 2 febbraio. Gli effetti delle scosse del 14 e 15 gennaio colpirono l’Umbria meridionale e i territori limitrofi del Lazio settentrionale e dell’Abruzzo orientale. Nel complesso le scosse del 14 e 16 gennaio causarono gravi danni e crolli estesi in numerosissimi paesi e villaggi dell’area circostante Cascia, Norcia, Cerreto di Spoleto e nella provincia di Rieti; di questi 19 furono pressoché rasi al suolo: Albeto, Albaneto, Accumoli, Belvedere, Chiavano, Cittareale, Civita, Colle Santo Stefano, Colmotino, Mevale, Savelli, Tazzo, Trimezzo, Trognano, Valcaldara, Forsivo, Maltignano,e Santa Croce. Subirono gravi crolli : Aliena, Amatrice, Ancarano, Antrodoco, Borgo Cerreto, Monteleone di Spoleto, Montereale e altri centri vicini.
Dopo diciassette giorni dalla forte scossa del 16 gennaio, un nuovo violento terremoto colpi L’Aquila e il suo territorio. La scossa del 2 febbraio 1703 delle ore 11:05 GMT ca. devastò 10 localita’ e distrusse 44 paesi. All’Aquila crollarono interi isolati; tutte le abitazioni subirono danni e il 35% delle case crollò completamente. I danni più gravi furono rilevati nelle seguenti localita’: Paganica, Onna, Bazzano, Coppito, Aragno, Assergi, Caguano Amiterno, Camarda, Civitatomassa e Barete. Altri danni furono causati dalle scosse del 3 febbraio. Le successive scosse peggiorarono ulteriormente la situazione, nuovi danni furono causati dalle scosse dei giorni: 1 marzo, 9 aprile e 29 giugno. Altre repliche si verificarono nei mesi successivi nelle seguenti localita’: Norcia Cascia e Aquilano. Le scosse durarono fino al 1705.
TERREMOTO 1762 AQUILANO
La scossa principale si verificò il 6 ottobre 1762 alle ore 19 italiane (12:10 ca. GMT) e causò gravi distruzioni a Castelnuovo e Poggio Picenze. Le repliche furono numerosissime: più di 40 nel corso dello stesso e nella notte seguente.
In seguito, per oltre 20 giorni si avvertirono 20 – 30 scosse al giorno.
Infine,
L’ELENCO DEI SISMI RELATIVI ALL’APPENNINO UMBRO-REATINO-ABRUZZESE, con MSP uguale o maggiore di 4,70
FONTE: Stucchi et al . (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04
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