PREVISIONI PROBABILISTICHE DI TERREMOTI: UN CALCOLO AGGHIACCIANTE


Vedi anche: CLASSIFICAZIONE SISMICA DI TUTTI I COMUNI ITALIANI

Gli studi scientifici per la previsione dei terremoti sono ai loro primi stadi. Un importante filone di ricerca è quello basato sul calcolo delle probabilità. Non si tratta di previsioni deterministiche.

La logica è di utilizzare la collocazione spazio-temporale degli eventi passati, per calcolare la probabilità che, in una data regione e in un prefissato intervallo di tempo, si verifichi un nuovo evento sismico.

[…] I numeri indicano che i terremoti tendono a raggrupparsi nel tempo, oltre che nello spazio. Pertanto, quando accadrà un nuovo evento, molto probabilmente esso non sarà isolato.

Diamo ora i risultati numerici ottenuti:

A oggi (settembre 2012), la probabilità che in Italia si verifichi un terremoto con Mw ≥ 6.5 è

  • del 15% entro i prossimi 5 anni,
  • del 33% entro i prossimi 10 anni,
  • del 68% entro i prossimi 20 anni.

Tali valori sono già di per sé, spaventosamente alti; ma l’aspetto ancor più inquietante è che essi aumentano sempre di più, con il passare del tempo. Ipotizziamo di non avere alcun nuovo forte sisma per altri dieci anni: cioè, fino al settembre 2022. Sarebbero quindi trascorsi quarantadue anni dall’ultimo forte terremoto (Irpinia 1980). Il calcolo delle probabilità fornirebbe i seguenti risultati:

Al settembre 2022 la probabilità che si verifichi un sisma di magnitudo 6.5 o maggiore, sarebbe:

  • del 30% per i successivi 5 anni,
  • del 52% per i successivi 10 anni,
  • dell’87 % per i successivi 20 anni.

[…] Che cosa fare allora? L’unica cosa sensata da fare, nel più breve tempo possibile, è adeguare alle norme antisimiche vigenti, tutte le costruzioni o almeno quelle più frequentate: abitazioni, scuole, ospedali eccetera. […]

In definitiva: La probabilità che in Italia entro il 2017 si verifichi un terremoto di potenza pari a 1000 volte la bomba di Hiroshima, è 60 volte (il 6000% in più) la probabilità di fare ambo al gioco del lotto!

(l’articolo completo è su Meteoweb a questo link)

di Giovanni Falcicchia
da Meteoweb.eu

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