Nel mese di maggio spiccano ovviamente le sequenze che hanno interessato prima il comprensorio dell’Etna (M 4 il giorno 6 maggio) e poi l’appennino tosco-romagnolo a partire dal 24 maggio, con evento maggiore fin’ora di M 3.7.
Quest’ultimo sciame sismico, come potrete meglio analizzare in separato articolo, è costituito ad oggi da oltre 550 eventi di magnitudo bassa (minore di 3) divisi in almeno due periodi temporali.
Da evidenziare infine alcuni eventri isolati (Montefeltro e L’Aquila) avvertiti dalla popolazione e quello di M 4.7, ma a grande profondità, del Tirreno centro meridionale del 19 maggio.
Modesta la sismicità del bacino aquilano e dei Monti Reatini.
Cluster circoscritti nell’eugubino e nei Monti Martani (Umbria) e a Campoli Appennino (Sora, Lazio).